MARMOLEDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia - Giugno 2013 . Anno 15 n.2 (56)                  

EDITORIALE

Come annunciato nel numero precedente, il nostro notiziario "Marmoléda", giunto ormai al cinquantaseiesimo numero, un bel traguardo, continuerà le pubblicazioni solo in formato digitale e ciò, come avrete certamente capito, è dovuto al fatto che i costi aumentano, soldi alle associazioni come la nostra ne arrivano sempre di meno e, quindi, l'unica prospettiva è quella di risparmiare.

Senz'altro questa edizione non raggiungerà coloro che non usano la "rete", il pubblico che riceveva o portava a casa dai concerti l'edizione stampata; ce ne scusiamo con loro e, forse in avvenire, se miglioreranno le condizioni economiche del Coro Marmolada e quelle generali, potrà esserci di nuovo un'edizione cartacea.

Relativamente ai contenuti, questo numero senz'altro farà scalpore e, probabilmente, sorgeranno delle polemiche. Non è questa la volontà dell'autore dell'articolo intitolato "Su Giulio Bedeschi federale repubblichino", Paolo Pietrobon e neppure quella dei direttori Responsabile ed Editoriale. Ci è parso coerente che il "mondo dei cori", anche discutendone ovviamente,  sia a conoscenza del fatto che l'autore di famosissimi libri  che raccontano le tristi vicende di guerre  del nostro esercito nell'ultimo conflitto mondiale, vicende alle quali si sono ispirati autori e musicisti di famosi canti che quasi tutti i cori hanno in repertorio, abbia avuto una storia personale politica quanto meno problematica. Ai lettori, libertà di giudizio.

Ma torniamo al canto con un altro pezzo di Pietrobon che racconta il nostro concerto nella Chiesa Parrocchiale di Salzano, concerto al quale non ha potuto partecipare come corista ma come presentatore dell'ultimo momento. È, quindi, il giudizio di un "esterno", anche se si tratta di un esterno particolare e, giustamente, virgolettato.

Piovesan torna, invece, a trattare degli antichi canti popolari veneziani che, come leggerete, nessuno conosce (o solo pochi) e canta. Tutto materiale che andrà perso? Noi speriamo di no, e per questo un po' tutti (gente che canta, operatori culturali ed in particolare i musicisti), soprattutto veneziani, devono darsi da fare.

Sempre lui, che si definisce "topo di biblioteca", riprende l'analisi de  "Il canto dei battipali", del quale il "Marmolada" esegue un'edizione armonizzata per coro, un pezzo che non finisce mai di stupire nelle versioni, tantissime,  delle quali vi proponiamo solo una parte.

Non poteva mancare la "Pagina di Arco Acuto" nella quale Pierpaolo Minelli approfondisce il significato di "essere testimonial del Progetto Meninos Frei Giorgio".

Fresca, perché proprio relativa all'esecuzione del 25 maggio, la critica di Toni Dittura che viene dal cuore ma che sa essere anche obiettiva.

In attesa di critiche e suggerimenti vi auguriamo buona lettura.