MARMOLÉDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Marzo 2014 - Anno 16 -n.1 (59)

 

 

 

Villotte veneziane

 

Premessa

Già da alcuni numeri di "Marmoléda" trattiamo di "vilote", in particolare di quelle veneziane. Abbiamo raccolto un certo numero di questi canti, antichi canti veneziani che, ormai, non si sentono più cantare, canti che la maggior parte dei veneziani non sa neppure che esistano.  Abbiamo registrato il canto di una gentile signora il cui desiderio è che non cada tutto nel dimenticatoio.

Intanto, prima di intraprendere altre strade, vi presentiamo una villotta che racconta dell'antico e particolare lavoro delle ricamatrici e dei loro amori.      

 

"Sia benedete le ricamadore"

di Ines Battain

 

Un canto legato ad un particolare lavoro femminile è quello delle "ricamadore", donne maestre nel costruire con ago e filo il prezioso merletto di Burano (arte sorta nell'isola intorno al 1500) ma, al tempo stesso, capaci di predisporre il cuore dei loro uomini ad accogliere un legame affettivo solido e duraturo. Una leggenda racconta l'origine del merletto di Burano.

 

Un giovane pescatore di Burano ama ed è teneramente corrisposta una ragazza della sua isola. Un giorno, uscito a pescare in mare aperto viene colto da una tempesta che capovolge la barca e lo fa colare a picco. Nel fondo del mare incontra, nel suo palazzo, la Regina del Mare, una sirena, che, colpita dalla bellezza del giovane, gli promette salva la vita se lui accetterà di rimanere sempre con lei. Il giovane risponde: "Regina sono onorato per questa tua offerta, ma preferisco morire per non tradire la fede che ho giurato alla mia innamorata". La Regina del Mare, commossa di fronte alla potenza di questo sentimento, decide di salvarlo ugualmente, anche se il suo affetto è rivolto ad un'altra donna e non lei, e lo riporta in superficie, adagiandolo sulla riva dell'isola dalla quale era partito. Il giovane tenta di ringraziarla, ma lei lo interrompe dicendo: "Non è me che devi ringraziare, bensì la donna che ha saputo suscitare nel tuo cuore un amore così profondo. Ed è per questa donna che voglio lasciarti un regalo". A colpi di coda solleva nel mare alcune onde, ne raccoglie la schiuma prodotta, la sparge sul terreno e poi, con un soffio leggero, la trasforma in un bellissimo velo finemente ricamato. Quando il giovane torna tra la sua gente, che lo pensava morto, viene accolto con gran festa e, poco tempo dopo, il giorno delle nozze la sua amata indossava il velo donato dalla Regina del Mare, ammirato ed invidiato da tutte le donne presenti a tal punto che ciascuna di loro desiderava averne uno uguale. ed è così che, mentre gli uomini sono fuori a pescare, si riuniscono e, con ago e filo, tentano di riprodurre il bellissimo ricamo. Prova e riprova, un po' alla volta, riescono in questa impresa creando così il "merletto di Burano" il cui "punto in aria" forma figure che richiamano, per leggerezza, l'immagine della schiuma del mare.

 

Sia benedete le ricamadore

Sia benedete le ricamadore

che le ricama el cuor ai sò morosi,

ponto per ponto le ghe fa 'na stela,

e in mezo al peto le ghe forma el cuore.

         E fortunà quei che in cuor se porta,

         zorno par zorno, ano dopo ano,

         in tuta la sò vita 'sto ricamo

         in tuta la sò vita 'sto ricamo.

E quei che nasse dentro de 'sta cuna,

fata de tera e mar, de sol e luna,

pol dirse ben basà de la fortuna,

pol dirse ben basà de la fortuna.

         Che tuto quelo che xé belo al mondo,

         xé belo perché lo gà fato lore,

         ponto su ponto, ore sora ore,

         sia benedete 'ste ricamadore.

 

Traduzione

 

Siano benedette le ricamatrici

Siano benedette le ricamatrici,

che ricamano il cuore ai loro amati;

punto per punto formano loro una stella

e in mezzo del petto formano un cuore

Fortunati coloro che in cuore si portano

giorno per giorno,anno per anno

per tutta la loro vita questo ricamo,

per tutta la vita questo ricamo

E quelli che nascono dentro a questa culla

Fatta di terra e mare sole e luna

possono dirsi baciati dalla fortuna,

possono dirsi baciati dalla fortuna.

Perché tutto ciò che bello in questo mondo

è bello perché lo hanno fatto loro:

punto per punto, ora per ora

siano benedette le ricamatrici.

 

 

                              

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