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Marmoléda

MARMOLÉDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Ottobre 2014 - Anno 16 -n.3 (61)

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Coristi nonni e ....ninnenanne

di Giovanni Lucio

 

 

Q

 

uando c'erano le sale da ballo, ora balere per gli anzianotti e discoteche per la gioventù, quando a suonare erano vere orchestre e non tre o quattro elementi (più una fascinosa coreografica pseudo-cantante) se non addirittura un solo musicista, ma in entrambe le situazioni circondati da tutta una serie di apparecchiature elettroniche, ecco, in quegli anni mio padre era un apprezzato suonatore di tromba ed era pure il cantante del suo complesso. Da lui io ho ereditato la passione per la musica. Lui, mio padre, l'aveva a sua volta ereditata da nonno Angelo che ai suoi tempi, fine 1800, addirittura frequentava il teatro La Fenice. Per qualche tempo io ho studiato tromba e le mie prime mille lire sono state il compenso per una serata da cantante di un complessino. Ma non ho potuto realizzare il sogno di vivere di musica. Non ho frequentato un Conservatorio Musicale, ma un Istituto Tecnico. Con questo passato, contavo tuttavia che le mie figlie avrebbero a loro volta ereditato l'amore per la musica e, loro si, suonato uno strumento. Invece, no. Hanno solo soffiato di mala voglia nel flauto dolce alle Scuole Medie. Che delusione! In famiglia ero così rimasto in solitudine a coltivare la passione per la musica. Ma poi, parecchio poi, sono diventato prima corista del coro Marmolada e successivamente nonno. E da questa situazione esistenziale ho finalmente tratto belle soddisfazioni ed emozioni. Numerose e spero non finite quelle datemi dalla appartenenza al coro Marmolada, conseguenti quelle donatemi dalla condizione di nonno-sitter. Si conseguenti, perché Eleonora mi si addormentava fra le braccia mentre le cantavo sottovoce Som som, beni, beni …, Alberto preferiva andare subito a letto, il nonno seduto sul comodino lì accanto, che a bocca chiusa ripeteva la melodia di Intorno la to cuna. Ora Martina, due anni, supina sul lettone dei nonni, una sua manina fra le mani di nonno Giovanni, si addormenta serena sulle note di Dormi pitzinnu. Allora: grazie coro Marmolada, appartenerti ha ridato senso e utilità al mio innamoramento della musica.