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Marmoléda

MARMOLÉDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Aprile 2015 - Anno 17 -n.1 (63)

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Il suono emozionale

 

di Mario De Luca

 

Prendo spunto da un suggerimento fattomi, tempo fa, da un corista il quale, nel vedere un video, evidenziava come, indipendentemente dal canto riprodotto, per l'occasione si trattava di "In articulo mortis ...", chi cantava trasmetteva forza ed entusiasmo.

Quel che ho percepito ascoltando la musica di quel video è stato proprio questo, oltre alla bellissima armonia. Quelle stesse sensazioni che cerco ogniqualvolta mi trovo a cantare e che, anche se a volte stanco del repertorio, riprovo, ottenendo così un assieme, quasi un "accordo", di eventi favorevoli.

Spesso con sorpresa ci si ritrova a sperimentare che, dato il luogo, la "salute" vocale dei coristi, la "felice" serata, si attui quella magia data dal fare musica "emozionale". E lo stesso poi si percepisce nell'entusiasmo del pubblico.

 

Da quel video ho fatto un percorso emozionale ricercando altre interpretazioni sullo stesso spunto, scoprendo come chi suona renda magico lo strumento in sua mano, -sia esso un piano, un violoncello o, nel nostro caso, la voce- e che si emozioni suonandolo.

 

Diventa un rapporto crescente di "dare e avere" nella reciproca ricerca del piacere sonoro.

 

E' questo il motivo per cui continuo a cantare e perseguire la gioia di insegnare agli altri a cantare, anche se non titolato a farlo, sperando di trasferire lo stesso entusiasmo da me provato. E con ormai qualche anno di esperienza posso dire che è quasi diventato un sicuro metodo di insegnamento comportamentale.

 

C'è bisogno di porre alcune fondamentali basi comportamentali nelle nuove generazioni e, indubbiamente, l'insegnamento della musica e più specificatamente del canto corale diventa un valido e provato strumento per il perseguimento di questo obiettivo.

 

Sono cresciuto in una famiglia di genitori "cantori", la musica era linfa nella quotidianità familiare e con questo non poteva che altrimenti essere nella mia.

Questo è stato percepito e recepito dai miei figli tanto che non manca occasione di sentirli cantare.