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MARMOLÉDA - Periodico dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Ottobre 2018 - Anno 20 - N. 3 (77)

 

 

"100 anni di Stelutis alpinis"

Due giorni per ricordare il canto ed il suo autore

di Giuliano Rui

Venerdì 28 e sabato 29 settembre abbiamo avuto il grande onore di ospitare il Coro Marmolada a Pontebba, l’occasione è stata la celebrazione del centenario di Stelutis Alpinis.

Rispetto a manifestazioni passate, questa volta la parte del leone l’ha fatta un coro proveniente da fuori regione. Personalmente mi sono prodigato nella nostra comunità affinché il Marmolada ne fosse parte attiva, dapprima per la sua nota bravura e poi per un grande debito di riconoscenza.

Nel 1990 venivo in possesso di alcuni spartiti inediti, sconosciuti e andati smarriti, appartenenti a mio nonno materno Arturo Zardini; essendo un ignorante in campo musicale, capendo però l’importanza dei documenti recuperati, iniziai subito in zona e in regione, la ricerca di chiunque potesse riportarli in vita. Ricerche vane ed infruttuose sino a pochi mesi or sono, quando fortunatamente mi capitò di conoscere in internet il corista, Sergio Piovesan, si attivò subito e con l’apporto del Marmolada i miei desideri iniziarono a realizzarsi.

Quale emozione nel vedere riprodotti in bella copia quel mucchio disordinato di pentagrammi ingialliti dal tempo, con testi friulani, (in gran parte brutte copie scritte da mio nonno), che per anni e anni non ho potuto condividere con alcuno; ma non solo questo, ho avuto la possibilità di sentirli attraverso la loro trasposizione musicale in digitale. Ogni pezzo recuperato corrisponde ad un pezzo di storia e va a completare il quadro biografico di Arturo Zardini.

Ecco anche il perché di questa preziosa presenza, chi meglio di coloro che hanno studiato a fondo tutto l’esistente del Maestro pontebbano compreso quanto da me sin’ora recuperato, ricavandone ben 3 pubblicazioni?

Il mio primo incontro, di persona, con Sergio Piovesan è avvenuto il 3 di agosto, in occasione di una conferenza su Stelutis Alpinis a Raveo in Carnia, che permetteva di programmare la futura venuta del coro a Pontebba, una località questa cara alla Repubblica di Venezia, essendo la sua porta di ingresso con l’impero asburgico.

In un libro del 1902 si narra che nel 1747:  “Una piena furiosa del torrente Pontebbana che rovina 20 abitazioni nel paese. Perciò il comune fa una supplica al Serenissimo Principe perché sia fatta la diga di pietra; il Senato Veneto acconsente alla domanda e fa costruire i solidi ripari che tuttora difendono Pontebba contro i danni del torrente che lo minaccia.” e ancor sono esistenti ed efficienti.  

Altrettanto visibili a breve distanza l’uno dall’altro, ci sono i molti leoni di San Marco sia con il vangelo che non e proprio alcuni di questi sono posti sulle roste di fronte al municipio, edificio in cui venerdì 28 settembre pomeriggio è stato presentato il libretto “Canti Friulani musicati da Arturo Zardini”,  trattasi di 37 testi di Zardini, di altri autori e popolari con commenti e brevi note biografiche – a cura di Sergio Piovesan.

Il testo è stato fatto stampare dal Comune di Pontebba su gentile concessione del Coro Marmolada di Venezia.

Nella serata della presentazione, poco prima dell’inizio ho avuto il piacere di far vedere al Presidente dell’Associazione Coro Marmolada Giorgio Nervo, al Direttore Artistico del Coro Claudio Favret e all’amico Sergio Piovesan alcuni dei nostri leoni di San Marco e la nostra chiesa gotica del 1500.

La serata, ritenuta dagli ascoltatori interessante e bella, vedeva gli interventi del Sindaco di Pontebba Ivan Buzzi, del Presidente Nervo, del Maestro Favret, del sottoscritto, nipote di Arturo Zardini e di Sergio Piovesan. La presentazione veniva allietata dall’esibizione del “Coro Filarmonico città di Udine” diretto dal pontebbano Armando Azzola.

Alle 20.30 del giorno 29, a chiusura delle manifestazioni e con una buona partecipazione di pubblico, si teneva presso il Cine Teatro Italia un’applaudita rassegna corale, aperta dal coro padrone di casa Arturo Zardini (il più vecchio coro del Friuli), seguivano con tutta la sua bravura il Coro Marmolada di Venezia e le valide Corali Unite delle Valli del Panaro di Guiglia (Modena), proveniente dalla terra in cui Zardini trascorse gran parte della sua giovinezza. L’autore di Stelutis Alpinis fu di stanza a Modena quale militare volontario dal 1888 al 1902 e proprio da qui iniziò la sua formazione musicale.

La serata è volata in un attimo, gli applausi erano continui e come in un bel libro, dispiaceva quando è arrivata la fine; in paese e non solo, se ne parla ancora e tutti si complimentano per la riuscita delle serate e per la bravura nonchè per la simpatia profusa dai cori ospiti.

Che dire, se non: Grazie di Cuore a tutti, anche da parte dei pontebbani, in particolare però al Coro Marmolada e a Sergio Piovesan. Un saluto in friulano: Mandi! E un arrivederci a presto!