Precisazioni su LA MONTANARA

Dal Presidente del Coro SOSAT di Trento, Francesco Benedetti, riceviamo la sotto notata lettera, indirizzata al Presidente del “Marmolada”, che pubblichiamo integralmente.

Egregio Sig. Basso,

guardando casualmente le pagine del Web di internet nel sito del Coro Marmolada, mi è venuto sott’occhio il testo della nota scritta da Lorenzo Bettiolo su “La Montanara”  (vedi “Marmoléda” n. 12 del Giugno 2002 – ndr). Nulla da dire sulla descrizione della nascita della canzone, che corrisponde “grosso modo” a quanto scritto dallo stesso Tino Ortelli. Sono rimasto invece molto perplesso su alcune affermazioni che non corrispondono a quanto mi consta.

Il Coro della Sosat è stato il primo a cantare “La Montanara”, il primo a pubblicare il testo tramite la Sezione Operaia della SAT ed il primo a registrarlo e inciderla negli anni dal 1930 al 1935 e non mi risulta in alcun modo che la stessa, nel testo originario, sia composta da cinque strofe, né mi risulta che il testo riportato in calce all’articolo citato e che viene proposto come originario (anche se sono stati consultati 86 spartiti, libri e opuscoli inerenti i canti di montagna) corrisponda a quello che risulta sui documenti in possesso del Coro della Sosat.

A mio avviso sarebbe stato il caso, dato  che veniamo citati nell’articolo e che quindi l’autore del testo sapeva che la Sosat ne aveva curato la prima edizione (per la verità non se ne era “impadronita” ma è stata portata al Coro da Bepi Rauzi, che era un corista della Sosat, per volere dello stesso Ortelli che non era ovviamente in grado di provvedere all’armonizzazione) di chiederci il documento originale prima di pubblicare testi strani e non attendibili.

Per la verità, otto o dieci anni fa vi erano state delle polemiche sulla stampa locale per il fatto che risulterebbe essere circolato un testo ed un’armonizzazione di una canzona chiamata “La montanara vecia” con un testo che assomiglia in parte a quello riportato in calce all’articolo. Poi però la polemica si è spenta anche perché non è stato possibile accertare la data esatta alla quale far risalire il testo che, peraltro, non è di cinque strofe ma di due.

Mi permetto quindi di trasmetterLe in allegato una copia anastatica della prima

partitura per canto e pianoforte de “La Montanara” stampata dalla Sosat nel 1930 con la musica e le parole originali della canzone. La invito con l’occasione a voler far rettificare sul sito internet il testo della canzone ed a trasmettere copia della presente all’autore dell’articolo.

Cordiali saluti.

Trento,2 febbraio 2007

Francesco Benedetti

Presidente del Coro Sosat

In data 9 febbraio il Coro Mamolada ha risposto con la seguente e-mail:

Caro Presidente,

abbiamo ricevuto la Sua lettera con le vostre precisazioni su quanto appare nel nostro sito relativamente alla storia de "La montanara".

Al riguardo precisiamo che quanto appare fa parte di un articolo pubblicato a suo tempo sul nostro notiziario "a stampa" e, quindi, riportato sul sito; per questo riteniamo di non dover apportare alcuna modifica ma di pubblicare per intero, sul prossimo numero di "Marmoléda", la lettera in questione facendo riferimento all'articolo precedentemente pubblicato.

Le confermiamo che copia della lettera è stata trasmessa all'autore dell'articolo Lorenzo Bettiolo, ex corista del Coro Marmolada di Venezia.

CORdiALI saluti

p. Coro Marmolada Di Venezia

f.to Sergio Piovesan

Precisazioni dell’autore dell’articolo.

In merito allo scritto che il coro SOSAT ha inviato il 2/2 al sig. Rolando Basso, presidente del Coro Marmolada, sull'argomento in questione, mi sento in obbligo di esporre qualche precisazione.

Ho fatto, in questi giorni, nuove ricerche sulla fonte dalla quale posso aver trascritto quelle strofe aggiunte del canto, che tanto "rumore" hanno provocato; più precisamente ritenevo di averle copiate nelle Biblioteche di Venezia (Marciana e Querini-Stampalia), ma non ne ho trovato traccia. Sono passati più di 50 anni da quei giorni in cui, "apprendista" del Coro Marmolada, ero sempre alla ricerca di testi e musica dei canti che ci venivano proposti e di tanti altri, che gelosamente registravo su un mio libretto di "can­ti popolari e di montagna". Non mi resta che concludere di aver riportato quelle strofe attingendole da qualche libro prestatomi; ma voglio sottolineare con forza che non sono state frutto della mia immaginazione!

Forse sono state aggiunte da qualche altro autore?

A corredo di quanto riportato sopra, e che ha destato tanto scalpore dopo il mio articolo postato in  internet nel sito del “Marmolada”, voglio segnalare che, in settembre 2004, un signore di Reggio Emilia, del coro “Voci lassù”, mi comunicò che aveva sentito dire, da una anzia­na suora di Asiago, dell’esistenza di una versione diversa e "originale" del canto in questione e che lo riteneva originario di quelle contrade! A me stesso quelle strofe sembrano un pochino improbabili, poiché parlano di "Alpe bianca" e di “monti bianchi", espressioni maggiormente attribuibili alle Alpi Occidentali piuttosto che alle Dolomiti (Val di Fassa) dove è ambientata la leggenda di Soreghina e di Ey de Net.

In merito alle notizie che ho riportato sulla nascita del canto "La monta­nara", tengo a precisare che le ho attinte dal libro "MONTANARA" di Savona e Stra­niero - Mondadori 1987 (pag.190) e da due libri del Coro della SAT: "CORO SAT" 1925-l995"(pag.17) e "Note in paradiso" di E.Conighi e Mauro Pedrotti - 1983 (pagg. da 43 a 52).

Lungi da me l'intenzione di urtare la suscettibilità del prestigioso Coro SOSAT.

Lorenzo Bettiolo

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