M’HANNO FATTO BURATTINO

Alessandro Buggiani

 

 

Non ho voglia di studiare,

ma la colpa non è mia:

io c’avrei di molto ingegno,

ma il cervello mio è di legno.

M’hanno fatto burattino,

ma non sono mai contenti:

dopo tanto gran lavoro,

ora vogliono un bambino!

Non ci sto, io me la batto.

Esco fuori, vado in giro.

Io non voglio diventare,

fata la faresti grossa,

un bambino in carne e ossa!

Io no so che c’è di male

se vi grido il mio sdegno;

ad ognuno il proprio corpo

ed il mio resta di legno.

M’hanno fatto burattino,

li ringrazio e son contento.

Se volevan qualcos’altro,

hanno perso il loro tempo.

Non ci sto, io me la batto.

Esco fuori, vado in giro.

Io non voglio diventare,

fata la faresti grossa,

un bambino in carne e ossa!

Il mio babbo, poverino,

non voleva restar solo.

Lo capisco, ma non posso

diventare un bel bambino:

sono nato burattino.

Io no so che c’è di male

se vi grido il mio sdegno;

ad ognuno il proprio corpo

ed il mio resta di legno.

M’hanno fatto burattino,

ma non sono mai contenti:

dopo tanto gran lavoro,

ora vogliono un bambino!

Non ci sto, io me la batto.

Esco fuori, vado in giro.

Io non voglio diventare,

fata la faresti grossa,

un bambino in carne e ossa!

M’hanno fatto burattino,

me ne scappo lesto, lesto.

M’hanno fatto burattino,

ora burattino resto!

Ora burattino resto!

Ora burattino resto!

M’hanno fatto burattino?

Ora burattino  resto!