Consegnata la nuova sede al Coro Marmolada
L'assessore comunale al Patrimonio, Mara Rumiz, ha presieduto oggi pomeriggio la consegna al Coro Marmolada della nuova sede, nei ristrutturati locali degli ex Magazzini Sacos a Santa Croce 353/Bi, in calle Cremonese, una laterale di Rio terà dei Pensieri. Dal 1991 il Coro era ospitato dal Comune nell'area del Dopolavoro alla ex Manifattura Tabacchi, in una sede non più in grado di soddisfare le esigenze di spazio e tecnologiche del Coro.

In un clima di grande cordialità e simpatia, il presidente del Coro, Rolando Basso, e il direttore, Lucio Finco, hanno accompagnato l'assessore in visita ai locali, esprimendo grande soddisfazione per quello che hanno definito "un miracolo", giunto al termine di un lungo "pellegrinaggio" - dodici le sedi, sempre precarie e inadatte, che il Coro ha avuto nei suoi 57 anni di vita - e gratitudine a Mara Rumiz, che della nuova sede si interessò ancora quand'era presidente del Consiglio comunale.

L'assessore ha espresso a sua volta soddisfazione per aver potuto onorare l'impegno assunto verso il Coro: è un dovere dell'Amministrazione comunale e della Città - ha detto - riconoscere il valore del Coro Marmolada, anche perché porta per il mondo la memoria e l'identità di Venezia. Mara Rumiz ha quindi elogiato i tecnici del Comune per l'attenzione, la capacità, la sensibilità con cui hanno operato nel recupero di un immobile pesantemente degradato, e a un costo (mille euro al metro quadrato) assai modesto rispetto al risultato. Infine, ha annunciato che prossimo impegno sarà una verifica a tappeto di tutti gli spazi del Comune in centro storico per dare sede alle molte associazioni che la chiedono, con particolare attenzione ai giovani.

I nuovi locali, a piano terra, hanno una superficie complessiva di 160 metri quadrati, con una sala prove e una sala registrazione con isolamento acustico (al piano superiore abitano famiglie), una stanza per la segreteria, un ingresso, servizi igienici. I lavori, durati 180 giorni con un impegno di spesa di 160 mila euro, hanno comportato lo sgombero di circa cento metri cubi di materiale abbandonato da un'impresa edile, il risanamento dei locali, la realizzazione di un sottofondo isolato e di una vasca per la messa in sicurezza dall'acqua alta, il rinforzo delle travi del solaio e della base della muratura sul canale. Impresa esecutrice è stata la Edile Bergamo Luciano di Venezia, direttori dei lavori Vincenzo Busetto e Claudio Biscontin, responsabile unico del procedimento Raffaele Palmisano.


Venezia, 7 febbraio 2007