Mercoledì 09 Dicembre 2009
I 60 anni del Coro Marmolada
Un concerto questa sera al teatro Malibran per festeggiare il compleanno
 
 
 

VENEZIA - Il prete, appassionato di canti di montagna, tra una celebrazione e l’altra, dava modo ad alcuni giovani di prepararsi a "non stonare". È la curiosa storia iniziale del coro "Marmolada" di Venezia, che compie in questi giorni la bellezza di sessant’anni, evento che sarà ufficialmente celebrato al Teatro Malibran, oggi mercoledì alle 20 con un grande concerto (ingresso libero ad invito fino ad esaurimento dei posti).
      Quel prete, don Gino De Dominici, oggi ottantotenne, nativo di Burano , è stato dunque il primo "sponsor" nei passi iniziali del neonato complesso, in un gruppetto allora formato da Mario Zacchello, Remigio Volpato, Gianfranco Vistosi ed ai quali poi si aggiunsero Luigi Madricardo e Paolo Ponzano.
      "Allo scoccare del sessantesimo compleanno, vogliamo dare un significato che vada ben oltre, ovvero celebrare felicemente una grande festa della passione di tanti uomini e tante donne, per la musica, il canto corale e l’amicizia", annota il segretario del coro, Sergio Piovesan, il quale poi enumera le fasi della successiva espansione del complesso, a significare che il canto corale di ispirazione popolare, non è solamente il canto della guerra, degli alpini o del vino, ma un’assenza approfondita di rigore, elaborazione e sperimentazione che presuppongono un lavoro creativo e capace di guardare al presente e al futuro. Il "Marmolada", oggi, nato e cresciuto a Venezia, naviga con il vento a favaore ed è ricercato ovunque, sia in Italia che all’estero.
      E non si può scordare, in tale contesto la figura e il ruolo di Lucio Finco, per 54 anni bacchetta storica e direttore del "Marmolada" e sostituito, soltanto da poco, dal maestro Claudio Favret. Finco sarà presente alle celebrazioni di mercoledì assieme ad altri interpreti della storia iniziale, quali Paolo Bon, Bepi De Marzi e Gianni Malatesta.
      Titta Bianchini