Cinquant'anni
di croda e di amicizia: questa la storia del Gruppo
Rocciatori "Gransi
" del Cai di Venezia che, proprio in questi
giorni, celebra il mezzo secolo di attività a Murano,
dove fu fondato. E domani i festeggiamenti si
concluderanno a San Donato, con la calata in corda
doppia dal Campanile alle 19 e il concerto celebrativo
tenuto dal Coro Marmolada in Basilica alle 20.45.
Tutto
dunque ebbe inizio dall'isola del vetro. E maestri
vetrai con la passione della montagna erano anche tre
dei quattro amici cui venne l'idea di dare vita al
Gruppo: Giorgio Sent "Pepo", Giacomo Penso
"Sigalon" e Dino Toso "Fagio"
(tutti purtroppo scomparsi) che, con Gianni Franzoi,
risulteranno poi tra i sedici fondatori. Furono loro,
il 23 agosto 1957, ad inviare uno scritto di quattro
pagine a Scipio Stenico, direttore del Corpo soccorso
alpino del Cai, con cui si tessevano le lodi degli
"Scoiattoli" di Cortina con i quali
collaborarono casualmente ad un'operazione di soccorso
sulla Marmolada.Tra i fondatori dei "Gransi
" (da sempre riconoscibili dal maglione sociale
blu con granchio bianco) vi furono anche l'indimenticato
Plinio Toso "Orso", fratello di "Fagio"
e maestro vetraio, e Ada Tondolo, olimpionica di
ginnastica artistica. Tra il '58 e il '71 i "Gransi
" reggono la Scuola nazionale di alpinismo
"Sergio Nen", portandola a livelli di
assoluta rilevanza. Il Gruppo, presieduto da Marco
Raviolo, segretario Daniele Bortolozzi, è composto da
57 soci, gestisce due case di montagna intitolate a
"Sigalon" e a "Fagio" e
"Orso", e partecipa a varie spedizioni
extraeuropee. L'ultima, quella compiuta il 23 giugno
sulle Ande peruviane dal "gransi
o" Stefano Ferro con la moglie Marina e gli amici
Filippo Zoroni e Marina Mion che sulla Cordiliera
Blanca hanno salito una vetta inviolata a 5408 metri,
intitolata "Cima 50° Gruppo Gransi
".Oggi e domani, dalle 8 alle 13 e dalle 16.30
alle 19, è intanto visitabile la mostra fotografica a
Palazzo Da Mula.Umberto Sent |