Venerdì, 26 Maggio 2006
Venezia
Grandi festeggiamenti ...
Venezia

Grandi festeggiamenti domani sabato, alle 20.45, per la celebrazione - a San Rocco - dei sessanta anni di vita della Giovane Montagna, sezione di Venezia "G. Mazzoleni". Vi parteciperà anche il Coro Marmolada e l'occasione sarà quella di presentare il volume uscito in questi giorni, dovuto a Germano Basaldella, che col titolo "Storia e identità" racconta passo dopo passo, anche con l'ausilio di un folto corredo fotografico (immagini di cronaca che fermano momenti "storici" delle uscite dei soci in ambiente alpino), la vita associativa del sodalizio costituito nel 1946. Come continuazione e allargamento della Giovane Montagna nata a Torino nel 1914.All'articolo 2 dello Statuto si può leggere che l'Associazione è apolitica e si ispira ai principi cattolici senza far parte di organizzazioni di carattere confessionale. In omaggio a tali principi propone una concezione dell'alpinismo, oltre che tecnica, ricca di valori umani e cristiani, curando che nelle sue manifestazioni i partecipanti abbiano la possibilità di osservare i precetti religiosi e di trovare un ambiente moralmente sano.

Libro di impegno anche editoriale: grande formato, rilegatura in tela azzurra, sovracoperta che offre alla visione la discesa in corda doppia dal campanile di San Marco, con sullo sfondo le cupole della Basilica, il 28 settembre 2002, in occasione dell'anno internazionale delle montagne. Gode inoltre di una affettuosissima introduzione del patriarca Angelo Scola scritta dopo averne letto con partecipata attenzione (e lo si sente) le quasi 200 pagine. Uno stralcio: "Negli anni la Sezione non smette mai di riflettere su se stessa e sul significato delle proprie attività. Segno non trascurabile di quella vivacità educativa che l'ha sempre caratterizzata, anche nei difficili anni '70, in cui l'identità originaria è stata scossa da forti folate dei venti ideologici, ma ha dimostrato di saper resistere. Anzi è rifiorita per la forza riaggregativa della testimonianza che irraggia dalla fierezza di un'eredità preziosa da trasmettere ai giovani".Più su il presule aveva sottolineato che la "proposta che viene fatta ai soci è una proposta integrale di vita". E conclude: "Di questa 'responsabilità educativa' verso le nuove generazioni sono grato alla Giovane Montagna. A questo motivo primario che mi sta particolarmente a cuore, va poi ad aggiungersene uno di carattere personale: l'amore per la montagna appartiene al DNA di un lecchese abituato alle Grigne ed al Resegone. Anche grazie a questo a Venezia ho ritrovato un pezzetto di casa".

Piero Zanotto