Maria lavava
Maria
lavava, Giuseppe stendeva, il Bimbo piangeva, dal sonno che aveva. Stai zitto, Mio Figlio, che adesso Ti piglio, Ti piglio, Ti bacio la nanna Ti fo. Dormi dormi, |
La neve sui monti dal cielo cadeva, il Bimbo piangeva, dal freddo che aveva. Stai zitto, Mio Figlio, che adesso Ti piglio, Ti canto la ninna la nanna Ti fo. Dormi dormi, |
Vi racconto un canto...
In
occasione dei Concerti di Natale 2005, il “Marmolada” ha presentato un nuovo
brano inserito nel repertorio dei canti usuali in questa festività. Il suo
titolo è: “Maria lavava”, titolo determinato, come succede spesso,
dall’incipit del testo.
Lo
spartito nell’armonizzazione del Coro Monte Cauriol, cioè di Armando Corso,
Direttore del coro stesso, indica come provenienza del canto la Toscana.
Avendo
avuto occasione di ascoltare questa melodia con altre parole ho cercato di
scoprire la vera provenienza di questo brano che, a dire il vero, è abbastanza
conosciuto in tutta Italia.
Gran
parte dei testi simili all’edizione che noi eseguiamo1
li troviamo anche in altre regioni dell’Italia centrale con piccole varianti.
Nella stessa Toscana c’è un’edizione2
nella quale il canto, con una strofa in più, usa dei termini più vicini al
fiorentino (ad es.: “… ché fame aveva … “ usando il “ché”
al posto del perché, oppure “… del pane ‘un ce l’ho … “dove
“un” ha il significato di non.
È
un canto, quello definito popolare, che su un antico motivo di chiesa (ne
tratteremo più avanti), raffigura una scena di vita domestica della Sacra
Famiglia non molto dissimile da quello che era il tenore di vita di moltissime
altre famiglie, soprattutto contadine, di qualche secolo fa.
Lo
stesso testo trovato nell’edizione di cui alla nota 2 in internet è indicato
con il titolo di “Laude di Montefoscoli” dove Montefoscoli è un
paese della provincia di Pisa. Un canto dal testo simile3
assume invece il titolo “La
notte di Natale”, sempre
dall’inizio del primo verso.
C’è
anche chi la chiama “Filastrocca di Natale” dove il testo è simile a
quello di cui alla nota 3 ma inizia con “Stanotte a mezzanotte … “quasi
a voler precisare e sottolineare il momento dell’evento.
Anche
in Sicilia troviamo un testo4 legato a
questo motivo il cui titolo è solamente “Filastrocca” il quale, pur
restando nell’ambito dei testi precedenti, è ancora più reale, soprattutto
nell’ultimo verso.
Il
motivo ed il testo originali sono da attribuire ad un santo napoletano,
Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787), primogenito di una famiglia
appartenente alla nobiltà napoletana. Questi riceve una solida istruzione,
studia lingue classiche e moderne, la pittura e la musica. Compone un Duetto
sulla Passione, un cantico natalizio, oggi ancora famoso in Italia, "Tu
scendi dalle stelle", e numerosi altri inni. Termina gli studi
universitari ottenendo il dottorato in diritto civile e canonico e comincia ad
esercitare nel campo del diritto a soli 16 anni. A trent’anni viene ordinato
sacerdote e poco dopo fonda la Congregazione dei Redentoristi.
Oltre
al famoso canto natalizio di cui sopra, compose anche testo e musica del canto
che, essendo divenuto poi famoso in tutto il nostro paese, diede origine alle
diverse versioni di quello che noi chiamiamo “Maria lavava”. Ma in
origine il canto, del quale riporto in nota solo i primi versi6
essendo il testo composto da numerose strofe, sempre prendendo spunto dal primo
verso, s’intitolava “Fermarono i cieli”.
E
“Fermarono i cieli” è il titolo che viene riportato più spesso nei
repertori dei vari cori, ma non sempre; infatti c’è chi si preoccupa di
modificarlo chiamandolo, ad esempio, “Dormi dormi”,
scegliendo quindi “… di intitolarla con l’incipit del
ritornello, secondo una consuetudine popolare ormai consolidata” e
riconoscendo, però, l’esattezza dell’altro titolo. Bisogna dire anche che
non tutte le versioni di questo canto coincidono; a volte le strofe sono messe
in posizioni diverse e questo è senz’altro dovuto a varie riscritture dei
tempi passati.7
L’edizione
scelta dal “Marmolada” è quella armonizzata, come dicevo all’inizio, da
Armando Corso che, forse perché attivo anche nel
campo del jazz,8
ha costruito, usando una serie di semitoni soprattutto nelle voci di
accompagnamento (bassi e baritoni), un assieme di dissonanze di stampo moderno e
piacevoli all’ascolto anche se non apprezzate da qualche “purista” del
canto cosiddetto popolare.
1
Maria lavava, / Giuseppe stendeva, / il
Bimbo piangeva, / dal sonno che aveva.
Stai
zitto, Mio Figlio, / che adesso Ti piglio, / Ti piglio, Ti bacio / la nanna Ti
fo.
Dormi
dormi, / fai la ninna nanna Figliol.
La
neve sui monti / dal cielo cadeva, / il Bimbo piangeva, / dal freddo che aveva
Stai
zitto, Mio Figlio, / che adesso Ti piglio, / Ti canto la ninna / la nanna Ti fo.
Dormi
dormi, / fai la ninna nanna Figliol.
2
Claudio Malcapi - “Canzoni toscane” – Libreria Editrice Fiorentina
– 1981
3
La notte di Natale, / è nato un bel bambino, / bianco, rosso /e tutto
ricciolino.
La
neve cadeva. / Cadeva giù dal cielo, / Maria col suo velo / Copriva Gesù.
Maria
lavava, / Giuseppe stendeva / Il Bimbo piangeva / Dal freddo che aveva.
Sta
zitto mio figlio / Che adesso ti piglio, / del latte ti do; / ma pane non ho
La neve
cadeva, / Cadeva giù dal cielo, / Maria col suo velo / Copriva Gesù!
4
Maria lavava, / Giuseppi stinnía, / lu figghiu chiancía / chi
manciari vulía.
Zíttiti, figghiu, /
chi ora ti pigghiu, / manciari `un ci nn`é, / ti dugnu 'a nenné.
Testo
che viene tradotto così:
Maria
lavava, / Giuseppe metteva i panni ad asciugare, /
il bambino piangeva / perché
voleva mangiare.
Stai zitto,
figlio, / ché ora ti prendo, / non c`é niente da mangiare, / ti allatterò al
seno.
5
cit. nota n.2
6
Fermarono i cieli la loro armonia, / cantando
Maria la nanna a Gesù.
Con
voce divina, la Vergine bella, / più vaga che stella, cantava così:
Dormi,
dormi, / fa’ la ninna nanna, Gesù.
7
”Maria contempla il SS. Bambinello” è un altro titolo di questo
canto le cui strofe sono simili a “Fermarono i cieli” ma posizionate
diversamente.
8
Armando Corso, oltre a dirigere il Coro Monte Cauriol di Genova, da lui
fondato nel 1949, è attivo anche nel campo del jazz dal 1947. Ha inciso con
Albert Nicolas, Bobby Hackett e vari complessi nazionali; ha suonato in numerosi
concerti e festival in Italia e all'estero, con molti fra i maggiori jazzisti
stranieri. Tra
essi citiamo Max Kaminsky, Bud Freeman, Bill Coleman, Wild Bill Davison, Billy
Butterfield, Eddie Miller, Oscar Klein, Bennie Morton, Louis Nelson e Joe
Venuti.
Sergio Piovesan