MARMOLEDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia - Giugno 2013 . Anno 15 n.2 (56)                  

MUTATIS MUTANDIS…

Ovvero “ l’imperscrutabilità delle buone coincidenze “

di Paolo Pietrobon

 

Quando Bepi Centenaro, animatore  e ispiratore a Salzano dell’Associazione ‘ Amici della musica ‘, ma delle più varie manifestazioni musicali da decenni, mi propose di aiutarlo ad organizzare un concerto con la partecipazione del Coro Marmolada, fui felice di metterci mano.

Non c’era solo il fatto, positivo e per noi importante, di riprendere e allargare come Coro i contatti diretti con il territorio provinciale, e in quel caso con il simpatico entusiasmo di Bepi nel volere a Salzano un coro del quale egli convintamente ricordava il valore e la tradizione di buona coralità. L’avevo accompagnato alla prima occasione a un concerto del Marmolada a San Giovanni Evangelista, perché potesse apprezzare l’attuale nostro repertorio, e ben presto tutto fu deciso: ad Aprile saremmo andati a Salzano, per una serata di qualità dedicata al musicista poeta e scrittore Gianni Spagnol, presente con noi il Coro ‘ La Filanda ‘, e con lo scopo, per il nostro pluriennale impegno a favore dei bambini brasiliani assistiti e salvati dalle strade della marginalità estrema dai continuatori del lavoro del veneziano Padre Giorgio Callegari, di raccogliere offerte da devolvere a quella missione.

L’unico dispiacere, personalmente, era legato al fatto che io non avrei cantato, perché da alcuni mesi impedito da qualche problema. Peccato – mi dicevo – non festeggiare proprio a Salzano i miei dieci anni di corista, o poco meno, peccato in quella calorosa comunità alla quale mi legano importanti ricordi e numerose intatte amicizie. Salzano, i primi anni di insegnamento con incarico pieno negli intensi anni ’70, le tensioni e i confronti – anche con il caro Bepi, allora genitore presentissimo nella scuola nella quale noi ‘sessantottini’ potevamo in effetti a volte sembrare un po’ marziani – con una comunità abbastanza esterna ai primi movimenti di contestazione attivissimi nelle città maggiori, l’attività politica e protosindacale  attorno alle piccole fabbriche della zona, addirittura l’impegno nel Consiglio Comunale, e poi le relazioni culturali più varie, tuttora vivaci e gratificanti….

Peccato. Se non che – eccoci al ‘ mutatis mutandis ‘, che altro non vuol dire di diverso da ‘ nella mutata situazione’ – il giorno precedente alla data prevista per il Concerto mi telefona preoccupato il nostro Presentatore, il veterano Sergio Piovesan, per dirmi tranquillamente di non poterci essere per un malanno faringeo ostinato, e di non poterci essere nemmeno il ‘presentatore in pectore’, il buon Canini…

Quindi, con qualche mia preoccupazione per l’evento imprevisto e subitaneo, mi viene annunciato che avrei presentato io. Punto. «Tanto a parlare ci sei abituato», chiosa lui….

Ed eccole le ‘ imperscrutabili buone coincidenze ‘. In quel paese a me molto caro e amico, negli stessi giorni di primavera di dieci anni prima, avrei festeggiato….il nuovo e provvisorissimo debutto…ma da presentatore!...

Tutto molto bello, emozionante, quasi un ritorno a casa, con tanta gente che non aveva dimenticato vecchie comuni avventure. E  tutto più bello ancora per un concerto riuscito davvero: misurata  e intensa la direzione di Claudio Favret, attenti e ispirati i coristi, affascinante il fatto di starmene su quell’altare, tra una presentazione e l’altra, dietro a loro, osservarne la postura e l’allineamento, ascoltarne le voci e gli accordi da tale postazione privilegiata, distinguere ogni cenno e ogni messaggio che il viso del maestro trasmetteva ad ogni variazione del tono, dell’intensità desiderata. Caldo e sincero infine il pubblico, presente in modo consistente ed entusiasta, apprezzatissima in particolare, anche dal sottoscritto, l’alternanza, alle ultime battute del repertorio previsto, tra il misticismo sussurrato del Pater Noster di Strawinskij e la ballata affettuosamente irriverente del ‘burattino nazionale’, del ‘pierino’ per antonomasia di tutte le fantasie infantili.

Alternanza efficace, di-vertente, anche etimologicamente, forse il sigillo migliore per una gran bella serata. Nella quale, visto che a ciò appunto essa era anche dedicata, il pubblico salzanese significativamente ha segnalato la sua generosità con l’offerta di 620.00 Euro.

Grazie quindi a tutti, noi e loro, e un apprezzamento affettuoso ai nostri coristi, e al caro maestro Claudio.