MARMOLÉDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Dicembre 2013 . Anno 15 n.4 (58)

 
 

LA PAGINA DI ARCO ACUTO 

 

In questa pagina troverete due "pezzi": il primo è l'anteprima della presentazione del libro contenente le lettere dal carcere di Padre Giorgio Callegari ed il secondo il resoconto (prima parte) del viaggio turistico-solidale compiuto di recente da un gruppo di veneziani  aderenti ad "Arco Acuto" ed organizzato dall'Associazione "Amici della Colonia Venezia di Peruibe".

 

 

“LETTERE  DAL TIRADENTES”

 

UN LIBRO NEL DECENNALE DELLA MORTE DI FREI GIORGIO CALLEGARI.

 

di Pier Paolo Minelli

 

Non volevamo far passare il 26 dicembre di quest’anno senza ricordare frei Giorgio Callegari, morto dieci anni fa, il giorno dopo il Natale, a San Paolo del Brasile.

Una “celebrazione”, non sarebbe stata nello stile di questo amico partito da giovane per il Brasile, di questo veneziano “bonario e spiritoso – come lo descrisse il suo confratello domenicano Frei Betto - sapeva conciliare la sua formazione clericale con un interesse politico che lo spingeva a un’instancabile attività giornalistica. In lui l’affetto sprizzava da tutti i pori. Parlava con le mani, come se stesse tessendo in aria, con le sue dita piccole e grasse, le idee che esprimeva con passione. Dotato di eccezionale coraggio, sembrava si preoccupasse contemporaneamente di tutti i popoli oppressi del mondo; non c’è famiglia o regione dove Giorgio sia passato, che non lo ricordi con nostalgia, preoccupazione e gioia. Ma era, soprattutto, un lottatore solitario”.

Così, quando Frei Mariano Foralosso, anch’egli missionario veneziano in Brasile, ci parlò delle lettere di frei Giorgio dal Tiradentes (il carcere dei prigionieri politici durante la dittatura brasiliana 1964-1985) ci venne subito in mente che quelle lettere, dove si legge la passione e la volontà di rimanere comunque in Brasile a fianco di chi lottava per la giustizia e la libertà, avrebbero potuto essere il segno e la testimonianza dell’affetto, della gratitudine, della stima che a dieci anni dalla sua morte Arco Acuto - con molte altre associazioni e moltissimi amici - continua a dare a quest’uomo che ha saputo rendere concreta la speranza e i suoi ideali, accogliendo centinaia, migliaia di bambini nelle belle strutture da lui costruite a San Paolo e a Peruibe.

Nasce così questo quaderno “Lettere dal Tiradentes” che Arco Acuto ha curato e annotato per consentire al lettore di contestualizzare i racconti e le riflessioni di frei Giorgio nel tragico periodo della dittatura militare del Brasile.

Lo presenteremo l’11 dicembre ALLE 18.00 all’Ateneo Veneto in occasione di un ricordo di frei Giorgio organizzato dalla Associazione Amici della Colonia Venezia di Peruibe. Lo presenteremo brevemente, mettendolo a disposizione degli intervenuti, durante l’intervallo del Concerto che il Coro Marmolada (testimonial di “Progetto Meninos - frei Giorgio”) terrà nella Chiesa di San Pantalon il 21 dicembre alle ore 20.30. Vi aspettiamo in tanti.

 

 

ARCO ACUTO-VIAGGIO SOLIDALE IN BRASILE           

1°tappa: COLONIA VENEZIA                                           

 

 

Mercoledì 16 ottobre partenza per il Brasile.  

Il viaggio in Brasile, organizzato con attenzione e premura da Annamaria e Giovanni  Gabrieli,  ci accompagnerà nei luoghi in cui Frei  Giorgio ha operato per molti anni della sua vita, portando il suo entusiasmo, il suo bisogno di giustizia e la sua voglia di bellezza a chi risultava invisibile per la società .

Frei  Giorgio ha lasciato il Brasile e la Terra nel dicembre del 2003, perciò questo viaggio è anche di commemorazione, a 10 anni dalla sua scomparsa.

 E’ un incontro particolare con chi, come lui e con lui, nell’altra metà del pianeta , ha creduto  ad una Forza  che rende possibile un mondo migliore, partendo dai bambini e dagli adolescenti.

All’aeroporto di  Venezia ci troviamo in 9, a Madrid ci raggiungono altri 3 amici e con loro partiamo con volo Iberia  per S. Paolo, dove arriveremo l’indomani mattina. Ad attenderci  all’aeroporto troviamo Frei  Mariano che, come amico di padre Giorgio e nostro, ci accompagnerà per tutto il viaggio, facendo gli onori di casa. La compagnia ora composta da 13 persone arriva  a  Peruibe dove ha sede Colonia Venezia .

Stupiscono subito  la bellezza e la semplicità del luogo, la vegetazione è rigogliosa,  orchidee dai colori delicati scendono dal tronco di alberi molto alti, le bromelie spuntano ovunque e le palme dividono il cielo con i loro ciuffi verdi. In questo ambiente tropicale sono state edificate casette per l’ospitalità, un refettorio, laboratori per i ragazzi, una chiesa ed una piscina .Apprendiamo in  seguito che Frei Giorgio, inizialmente avrebbe voluto ospitare in questa struttura  le famiglie delle favelas, in modo che potessero godere di aria buona per alcuni giorni all’anno. Il suo progetto si è successivamente modificato perché i bisogni lo hanno richiesto. Ora Colonia Venezia accoglie centoquindici  bimbi e ragazzi al mattino ed altrettanti al pomeriggio, seguendo i  doppi turni della scuola pubblica.  Qui gli ospiti, dai 6 ai 16 anni, trovano pane, educazione,istruzione, amore e bellezza come Padre Giorgio voleva. Il sabato e la domenica, a Colonia Venezia, è possibile soggiornare per godere un po’ di pace e silenzio o utilizzare gli spazi comuni per incontri organizzati. La foresteria sta cominciando a funzionare, gruppi dalle parrocchie vicine l’hanno già prenotata per alcuni periodi dell’anno, fornendo nuove risorse economiche.

L’accoglienza alla Colonia è davvero speciale, tutti si danno da fare per dimostrarci il loro affetto, i ragazzi sono impegnatissimi, con gli educatori, per organizzare uno spettacolo in nostro onore.

I laboratori sono tutti occupati, i componenti della banda suonano con il maestro,  gruppi di ragazze provano le movenze di una danza, altri si esercitano nella capoeira, noi possiamo osservarli, non sembrano intimiditi, sorridono, non litigano tra loro, rispettano il loro turno e, tutti si impegnano, desiderosi di dimostrare la loro “professionalità”.

Mentre continuano le prove ci allontaniamo  per visitare la Scuola Agraria sorta nella foresta.

 La struttura  è dedicata a Frei Tito che, negli anni della dittatura, fu imprigionato e torturato come Padre Giorgio. I bimbi, che anche qui  frequentano in 2 turni ( 60+60), non ci sono perché impegnati  alla Colonia per le prove.  Gli edifici dei laboratori e degli spazi comuni sono disposti a semicerchio intorno ad uno spazio aperto ed alle loro spalle si estende rigogliosa una foresta di bambù e palme . Si può notare che gli spazi di questa scuola sono frutto di un progetto unico, mentre Colonia Venezia è sorta gradualmente, modificandosi e crescendo nel tempo.

Arriviamo alla sera della festa, tre ore di spettacolo dedicato, con filmati e canzoni,  al ricordo di Padre Giorgio. Lo spettacolo per noi è una forte emozione, gli educatori, anche volontari, lo hanno organizzato in modo eccellente ed i bimbi si sono impegnati con molta attenzione e dedizione. Il coro che   si è esibito per ultimo, composto soprattutto da bambine dalla pelle di colore diverso, ha strappato i nostri applausi e le nostre lacrime. Onde di amore si movevano insieme alle loro gonne a fiori, occhi grandi e sorridenti ringraziavano gli educatori e gli spettatori.  Il nostro pensiero andava al miracolo che avviene in quel luogo dove bimbi ed adolescenti, sottratti alla miseria fisica e morale, sono messi in condizione di condurre una vita fatta di dignità e gioiosa convivenza.

Chi tra noi tornava a visitare  Colonia Venezia  dopo 10 anni, con gioia ha potuto constatare che permane tutt’ora una solida traccia, ancorata al passato del Frei. L’amore e la ricerca della  qualità di vita colpiscono ora, come allora ,e a tutti  risuonano le parole di Frei Giorgio quando diceva :  

 ” Un uomo è grande quando le sue opere sono permanenti”

 

 Tutta questa bellezza è prima di tutto frutto del  grande impegno di padre Giorgio che ha voluto con tutte le sue forze che il suo sogno di giustizia diventasse realtà,  ma continua a vivere anche grazie all’aiuto economico che da varie parti d’Italia  arriva annualmente a Peruibe. Le adozioni a distanza continuano ad essere una buona modalità per contribuire al sostegno del progetto, ma anche un piccolo contributo è di grande aiuto.

 

IN SINTESI:

I bambini, tra Colonia Venezia e Scuola Agraria, sono 350.

Ogni bimbo costa, per il vitto, gli educatori ,il materiale scolastico e le diverse attività, circa 1000 euro l’anno.

Gli enti locali aiutano pagando il compenso di uno o al massimo due educatori e ciò incide per circa il 30% della spesa, il resto dipende da noi ….

70 bambini non sono ancora coperti da sostegno a distanza..

sarebbe meraviglioso poter diminuire tale numero!!

 

COME POSSIAMO CONTRIBUIRE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI PERUIBE????????????

* offerta libera per il sostegno a distanza dei due centri

*€ 40 per un mese di alimentazione di un bambino

*€ 20 per materiale didattico

Conto corrente postale N° 12679452

C/c bancario BANCA NAZIONALE del LAVORO, VENEZIA

IBAN: IT80P 0I005 02000 000000031142

Entrambi intestati a ASSOCIAZIONE ONLUS AMICI DELLA COLONIA VENEZIA

               

Chi preferisce l’ADOZIONE A DISTANZA DI UN BAMBINO DI COLONIA VENEZIA O  DI  SCUOLA   AGRARIA   ( 312 euro per un anno, anche con versamenti mensili) può rivolgersi alla  associazione ARCO ACUTO TEL. 3487150360   ( Maria Croff )  o  direttamente a : NUOVI SPAZI AL SERVIRE ONG. COOPERAZIONE E SVILUPPO ONLUS- Treviglio                                 w         www.nuovispazialservire.it/               

le norme fiscali italiane consentono di detrarre dai redditi i contributi e le donazioni a favore delle ONLUS   

                            

                          per il momento

   BUON NATALE

     da dodici amici “turisti”solidali  a Peruibe

 

                         Il viaggio continua……
 

(al prossimo numero di "Marmoléda")