MARMOLÉDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Marzo 2014 - Anno 16 -n.1 (59)

 

 

 

ARCO ACUTO-VIAGGIO SOLIDALE IN BRASILE

seconda parte  (la prima parte sul numero precedente di "Marmoléda")

di ... Dodici amici "turisti" solidali in Brasile

 

Nei giorni del nostro soggiorno a Colonia Venezia abbiamo modo, allontanandoci un po’, di assaporare l’ambiente della Matha Atlantica e, nello stesso tempo di conoscere alcune realtà che avevano attirato l’attenzione di  Frei Giorgio quando percorreva le strade del Brasile per aiutare “gli invisibili”: coloro che non hanno voce.  Piccole comunità di persone che vivono ai margini della società civile lottando per il diritto alla casa e alla terra.

In alcuni casi la lotta ha dato i suoi frutti, alcune famiglie delle favelas sono riuscite ad ottenere terreno e permessi per costruire un piccolo villaggio, ma la strada per l’autonomia e la legalità è ancora lunga , le conquiste si scontrano con promesse non mantenute e contributi statali mai arrivati.

Di particolare interesse è la storia dei Quilombos che ora vivono in case decorose. Sono i discendenti degli schiavi africani che, scappati dalla schiavitù, hanno cercato rifugio nella foresta della valle del fiume Ribeira dove si sono costruiti una nuova identità ed una società di appartenenza che supplisse alla mancanza di radici storiche ed affettive.

 La loro vicenda di popolo escluso, non riconosciuto, è diventata simbolo del popolo invisibile che lotta per il suo diritto di esistere.

Ora la loro lotta è rivolta alla conservazione dell’ambiente, del loro ambiente, della terra che li ha accolti. Una decisione, presa molto tempo fa dal Governo, prevede la costruzione di un nuovo bacino idroelettrico che, inondando la loro terra, distruggerebbe la loro storia, il loro amore per le tradizioni conquistate e la natura.

 Qui si vive senza fame, coltivando il necessario per vivere : caffè, banane, manioca, canna da zucchero, verdura e i giovani spesso rimangono perché l’alternativa è la favela dove si patiscono la fame, la violenza e la droga.                                                                            

 

Il viaggio continua ,  la prossima meta è San Paolo.

Da Peruibe a San Paolo il viaggio dura due ore, mano a mano che ci si avvicina alla grande città il traffico aumenta, le costruzioni si alzano fino a diventare una nuova foresta fatta di grattacieli: grandi superfici di vetro dove si specchiano le nuvole e i ciuffi dentati delle palme più alte.

Tra queste foreste di calcestruzzo e specchi è possibile vedere le favelas:  scendono dalla sommità delle colline che circondano San Paolo come fossero colate di lava. Piccoli cubi di mattoni forati, senza intonaco, sovrapposti ed appoggiati gli uni agli altri lasciano immaginare cosa sia la vita al loro interno, a noi non  è consentito entrare.

Arrivati ai margini della favela di Santa Terezinha siamo avvertiti che è pericoloso sostare sulla strada, il pulmino che ci accompagna deve essere costantemente sorvegliato. E’ in questa favela che Frei  Giorgio ha prestato il suo servizio, è qui che ha maturato l’idea di Colonia Venezia  sorta poi a Peruibe.

E proprio qui sorge Escola Esperança, uno dei sogni di Giorgio che è stato realizzato solo dopo la sua morte.  Il centro sorge su un terreno acquistato dal C.E.P.E. (Centro Ecumenico de Publicacoes e Estudos fondato a San Paolo nel 1984 da Padre Giorgio Callegari) che ha provveduto alla costruzione di una struttura per l’accoglienza di ragazzi e ragazze della favela che frequentano corsi di avviamento al lavoro.

 

Attualmente gli spazi occupati dalle aule sono insufficienti e, se si troveranno i fondi, si procederà ad un ampliamento della parte costruita per consentirne un utilizzo più razionale.

 I ragazzi accolti: adolescenti di età tra i 15 e i 17 anni, attualmente sono 120 ogni giorno. Divisi in due turni giornalieri,ricevono un pasto e la colazione o la merenda.

Nell’aprile 2013 si è finalmente attivata la convenzione con la “Prefeitura” di San Paolo che ora assicura finanziamenti pubblici rendendo quasi autonomo il Centro. Le cose dunque stanno cambiando, tuttavia, poiché la Prefeitura di San Paolo copre l’80% della spese fisse della scuola, è necessario che il restante 20% venga versato mensilmente dal C.E.P.E. per non correre il rischio di vedersi sospendere immediatamente e totalmente la convenzione.

 

A Escola Esperança siamo accolti con affetto dai ragazzi e dai loro educatori , visitiamo gli spazi  dedicati ai laboratori e incontriamo Marina e Paolino Caldeira che attualmente gestiscono insieme a Padre Mariano e Célia Sodré i fondi del C.E.P.E..

 I sorrisi dei ragazzi, dei bambini e degli educatori ci accoglieranno anche negli altri Centri  che visiteremo nei giorni di permanenza a San Paolo .

Ci è davvero difficile credere che, fuori da questi spazi fisici e temporali protetti, questa parte importante di umanità possa vivere costantemente a contatto con la miseria, la violenza e la fame.

 Un pensiero di ringraziamento a Frei Giorgio per questi sogni che sono diventati realtà ci accompagna ad ogni incontro.

A San Paolo, un giorno è stato dedicato proprio al suo ricordo; presso il Centro Culturale Italiano è stata organizzata una bella festa per lui, per  tutti noi e  coloro che lo hanno conosciuto.

In questa sede Umberta Colella  ha presentato il suo libro: LA RABBIA E IL CORAGGIO. Umberta, nostra compagna di viaggio, ha conosciuto Giorgio, ha prestato volontariato nelle favelas e in questo libro, attraverso la storia del frei racconta la storia dell’America Latina, un continente in cammino, in profonda trasformazione in cui il Brasile è protagonista. Vorrei chiudere questi racconti di un viaggio speciale con le parole che sono stampate sulla copertina del libro:

“Se oggi i popoli del Brasile e dell’America Latina sono in cammino verso un futuro migliore, un piccolo grazie va anche a “ Frei Giorgio”, piccolo grande uomo di Venezia, che con loro ha condiviso le lotte, le sofferenze e le speranze.”

 

Da tutti noi un grazie per averci seguito e chissà ....... per un aiuto arrivato

 

Dodici amici "turisti" solidali in Brasile

  

 

Il programma del prossimo viaggio solidale in Brasile lo trovate al link

http://www.amicicoloniavenezia.org/turismosolidale_programmadelviaggio2014.html

 

Ricordiamo:

per integrare il finanziamento per il sostegno di uno studente a Escola Esperanca sono necessari

168 EURO all’anno

 

Le donazioni sono deducibili fiscalmente e possono essere effettuate secondo una delle seguenti modalità con causale

ESCOLA ESPERANCA: SOSTEGNO 2014

1)C/c postale 12824249 intestato a

    NUOVI SPAZI AL SERVIRE

 

2)bonifico bancario

  C/c Cassa Rurale Artigiana di Treviglio intestato a

    NUOVI SPAZI AL SERVIRE

    Iban IT 74V 08899 53641 00000 0062861

 

 3)assegno bancario non trasferibile  intestato a

     NUOVI SPAZI AL SERVIRE,

    via Santa Liberata, 21- 24043 Caravaggio  BG

 

 

 

 

                              

Casella di testo: Ricordiamo:
per integrare il finanziamento per il sostegno di uno studente a Escola Esperanca sono necessari
168 EURO all’anno
 
Le donazioni sono deducibili fiscalmente e possono essere effettuate secondo una delle seguenti modalità con causale 
ESCOLA ESPERANCA: SOSTEGNO 2014
1)C/c postale 12824249 intestato a
    NUOVI SPAZI AL SERVIRE
 
2)bonifico bancario
  C/c Cassa Rurale Artigiana di Treviglio intestato a
    NUOVI SPAZI AL SERVIRE
    Iban IT 74V 08899 53641 00000 0062861
 
 3)assegno bancario non trasferibile  intestato a
     NUOVI SPAZI AL SERVIRE, 
    via Santa Liberata, 21- 24043 Caravaggio BG