Debutto… "me buto"!
di Pierandrea Gagliardi
Il
14 maggio, è arrivato l'atteso momento del mio debutto nel Coro
Marmolada: ho cantato in concerto nella Chiesa di San Stae ed è stata
un'emozione che ho vissuto con grande piacere e con un certo timore.
Vicende
della vita mi hanno fatto diventare un po' timido ed il canto che, ho
sempre praticato in compagnia, mi ha aiutato a condividere stati
d'animo ed emozioni. L'esperienza con il Marmolada, mi spinge a superare
certe paure.
Me
butto! La sera del concerto ero posizionato fra i "veterani" della mia
sezione, i tenori secondi, che mi circondavano tranquilli così da farmi
sentire abbastanza protetto. Sapevo che durante le esecuzioni, in caso
di incertezze o disattenzioni, avrei potuto ripararmi seguendo il loro
canto. D'altronde, più un anno di prove nel coro mi hanno insegnato
qualcosa.
Sulle
prime canzoni, mi sono tenuto con volume basso ed ho seguito con un
leggero ritardo gli attacchi canori. Poi, dominando l'emozione e vedendo
che riuscivo a cantare bene, ho cercato di partecipare con più volume e
specialmente con maggiore interpretazione, concentrandomi a seguire la
mimica del canto nella bocca del maestro. Il resto è venuto da solo e
con grande piacere.
Ma per
me il vero debutto e la vera grande soddisfazione, è quella di poter
sostenere "ufficialmente" con la mia voce e presenza il coro ed il suo
progetto culturale. Perché un coro, in quanto tale, prima di tutto ti
insegna ad accettare gli altri, a sostenere uno spirito comune, a
capire che un buon accordo lo si fa insieme.
Un coro
canta per gli altri, e lo fa per condividere i fatti della vita, belli o
tristi che siano, e più un coro riesce a cantare bene più riesce a
comunicare emozioni, stati d'animo, paesaggi, e tante altre cose che
vale la pena di mettere "in-canto".
Per
questo abbraccio tutto il coro che fin dall'inizio mi ha fatto sentire a
casa.
|