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MARMOLÉDA - Periodico dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Febbraio 2019 - Anno 21 - N. 1 (79)

 

A casa, ma sempre emozionata

di Anna Maria Colaizzi

 

Appena le è arrivato il video, la mia amica ha pensato a me che ero rimasta a casa pur desiderando essere presente per assistere al Gran Concerto dell'8 Dicembre.

Una grandissima iniziativa in una “location” da sogno: il teatro “La Fenice di Venezia” e un gran gesto di solidarietà della città di Venezia alle comunità ferite indelebilmente dall'ondata di mal tempo.

”Musica per le nostre montagne” con cori di montagna  che amano la montagna.

Un evento di beneficenza a cura del grande maestro Bepi De Marzi, per raccogliere fondi perché solo uniti si possono affrontare le avversità.

Tre "cori alpini" con voci profonde capaci di toccare i cuori: il Coro Agordo, il Coro Marmolada di Venezia e il Coro Femminile Col di Lana di Livinallongo.

Tutti assieme hanno cantato “Signore delle cime", ispirato, scritto e diretto da Bepi De Marzi, grande istrione, guida di tutta la serata. La Fenice, tempio del canto, "ancora una volta risorgerà” aiutando a risorgere. La musica, il canto, i fiori, il loro profumo e la letizia che offrono, sono "cose " da Paradiso. Con loro, si vive sicuramente un piccolo spazio di Cielo ed è in quel piccolo Spazio, che il cuore si addolcisce.

“Un tour de force” per i tre Cori: coristi emozionatissimi a cantare in un luogo prestigioso, per una grande causa, alla presenza di personalità importanti e di un numeroso pubblico, non è cosa di tutti i giorni.

Il Coro Marmolada ci teneva tantissimo cantare qui specialmente per il loro 60°anniversario (10 anni fa) che ricordo si festeggiò, invece, al teatro Malibran.

Grande resistenza e forza emotiva hanno palesato tutti sia quando tutti “impacchettati “ sono entrati in scena, (con le gambe rigide /tremolanti) sia quando hanno cantato riuniti “Signore delle cime”. Non tutti riuscivano a guardare il Maestro, chi aveva le lacrime agli occhi, chi sicuramente un nodo in gola, chi si guardava intorno meravigliato ed estasiato come a chiedersi: “Ma sono al Teatro la Fenice?” Vibravano le loro corde vocali, ma anche i cuori di chi li ascoltava, sia presenti sia a casa “in diretta”, (i telefonini in questo caso hanno avuto il loro ruolo importante).

Un gran finale!  Un concerto di gran pregio per una giornata da ricordare che non si dimenticherà mai. Il mio augurio che tutti possano gioire .

 

Foto di Stefano Marchiante