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MARMOLÉDA - Periodico dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Maggio 2020 - Anno 22 - N.2 (83)

 

 

È arrivato Bufalo Bill  ...

di Alessandro Zanon

In questi giorni di ozio forzato ci sarà capitato di  aprire il nostro computer o il nostro telefonino e trovarci una sfilza di messaggi, video, saluti, alcuni molto simpatici; alcuni così immediati che non facciamo in tempo ad inoltrarli agli amici e conoscenti che subito ci ritornano da parte di altre persone.

Tra quello che gira in rete (ce ne accorgiamo di più in questi giorni ma capita da diverso tempo) compaiono spesso il mondo di ciò che chiamiamo con un termine inglese “Fake News” (Notizie False) o, in italiano, le “Bufale”.

Sono così subdole e ben confezionate che alla fine uno ci crede. Quante volte vi hanno avvisato che il vostro WhatsApp non sarà più gratuito, a meno che non facciate certe operazioni (tipo mandare lo stesso avviso a 10 persone ecc.)?

Ma cosa sono queste “Bufale”?

Innanzitutto il termine Bufale nasce, secondo il Vocabolario della Crusca dall'espressione “Menare per il naso come una bufala”, ovvero portare a spasso l'interlocutore trascinandolo come si fa con i buoi e i bufali per l'anello attaccato al naso. Ci sono molte altre definizioni, tra cui quella che ricorda di alcuni ristoratori romani disonesti che offrivano alla loro clientela, invece della carne di vitello, carne, appunto, di bufala:

Il termine, in particolare al giorno d'oggi, indica quelle notizie  contenenti comunicati o richieste di aiuto di contenuto fasullo e ingannevole. Quando tali messaggi invitano esplicitamente a essere rispediti al maggior numero di persone, in modo da aumentarne la diffusione in maniera esponenziale, si parla di catena di Sant'Antonio che comunque è sconsigliata o meglio vietata dalla “Netiquette”, il galateo di Internet.

Si tratta soprattutto di leggende metropolitane che magari prendono spunto da fatti realmente accaduti: in una piccola parte dei casi si ispirano a veri casi che continuano a girare anche anni dopo che il caso è risolto; spesso riguardano virus  inesistenti che eseguirebbero fantasiose operazioni distruttive (gran parte delle quali irrealizzabili da un punto di vista tecnico).

In genere sono presenti citazioni di fonti autorevoli , ovviamente fasulle. È ovviamente impossibile controllare su tutti i server del mondo le email inviate e contare quelle con un determinato messaggio in oggetto. Più i riferimenti sono altisonanti -MacAfee, CNN, Microsoft, - più è probabile che il messaggio sia fasullo. Inoltre, spesso, non è presente nessun link ufficiale e vengono usate espressioni come "ieri pomeriggio" pur non datando le mail. Particolarmente significativa è stata l'ondata di messaggi di indignazione contro il sito bonsaikitten.com, nel quale un sedicente "scienziato cinese" affermava di vendere in tutto il mondo dei kit per la preparazione di gatti in bottiglia. Il sito era un'evidente burla, ma questo non è bastato a impedire alla polizia americana (e in seguito anche a quella italiana) di ottenere la chiusura e l'oscuramento del sito.

Trovate qui a margine un piccolo vademecum per riconoscere le “Bufale” e come  capire cosa c'è dietro.

A volte la notizia è vera, inserita però in un contesto sbagliato. Quante volte abbiamo visto in questi giorni foto di politici e di personalità nel campo della musica, dello sport ecc.,foto indubbiamente vere e non fotomontaggi, ritratti a passeggio con il proprio partner con il commento “Noi dobbiamo starcene a casa, loro fanno quello che vogliono!”

Famosa è l'immagine dell'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri a passeggio con la moglie, con una serie di insulti sui commenti.

Si è scoperto che tale foto è tratta dalla copertina di un noto settimanale di “gossip” del mese di...Novembre 2019!!!

L'idea di “sfalsare” le notizie, può rassicurare, è antica quasi quanto il mondo Esempi di “Bufale” si trovano anche nell'antica Roma, nel Medioevo, nelll'epoca napoleonica, e anche oggi...

Se usate, o i vostri figli o nipoti usano la piattaforma Instagram scoprirete che girano delle strane voci sul web che a fine luglio 2020 Instagram dovrebbe chiudere, perchè troppo... affollato. (ovviamente non è vero!)

La stessa piattaforma Zoom che abbiamo usato in questo periodo con gli amici del Marmolada sarebbe preda di hacker a caccia della nostra identità.

Ma senza andare tanto lontano, probabilmente avrete ricevuto per Pasqua, come prima per Natale,  dei bigliettini che siete invitate ad aprire per vedere chi ve li manda. Voi aprite innocentemente e...zac, arriva un Malware!

Quello che io trovo assolutamente meraviglioso è la dicitura delle agenzie stampa che riportano la notizia, che così pare assolutamente vera.

Ve ne cito alcune tra le più famose (alcune non più esistenti)

Il Messaggio

Il MessaNgero

Agenzia Anza

Il Matto Quotidiano

Il Fatto Quotidaino

Tg Quotidano

TG24-ore

Gazzetta della Sera

Il Corriere della Notte

TG5stelle 

Così veniamo a scoprire dal “MessaNgero” , ad esempio, che il celebre attore Checco Zalone sarebbe morto in un incidente stradale, cosa che lo stesso attore, più vivo che mai, ha prontamente smentito.

Esiste un sito web molto interessante e curioso che cerca di analizzare le “Bufale” più famose, di cui vi allego il link: https://www.bufale.net/

Per concludere vorrei citare un capolavoro della letteratura inglese del '900, che in qualche maniera è legato al mondo dell'informazione travisata:

“1984” di George Orwell, divenuto un grande film in cui appare per l'ultima volta nella sua carriera Richard Burton, e che ha ispirato i più grandi artisti della musica rock.

Scritto nel 1948, con le  ultime due cifre invertite per dare idea di  “un futuro lontano” è un libro allucinante e terribile che però bene analizza la società globalizzata, la società “www”.

Io ho iniziato a leggerlo il 1 Gennaio 1984 (avevo 25 anni) e ho scoperto che non parla di futuro, ma di presente.

Leggetelo, ( o guardate il film) e scoprirete che “Il Grande Fratello” non è solo un reality televisivo...