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MARMOLÉDA - Periodico dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Ottobre 2022 - Anno 24 - N.2 (89)

 

 

Ricordi

di Cecilia Pastrello e Angelo Varagnolo

Mercoledì che giornata intensa, corri di qua, corri di là, mai un minuto ferma, ma a sera un po' di relax.

Che giorno è? Il 14 settembre, chiudo gli occhi....oggi sarebbe stato il compleanno di Francesco, ma lui da poco è andato avanti, e domani....Gigio....e mille ricordi mi tornano alla mente, uno su tutti, il ritorno del Coro Marmolada dalla tournée in Argentina nel 1988. Era un misto, il coro e la montagna con Francesco Santon e Gigio impegnati in alcune salite.

Ci hanno raccontato poi le loro esperienze e soprattutto delle grandi scorpacciate di carne ai vari ricevimenti, pranzi e cene.

Il primo ad uscire dall'aeroporto fu proprio Francesco e le sue prime parole furono: "donne, almeno per un mese non cucinate carne per i vostri mariti!"

Pian piano uscirono tutti e se ne andarono a casa, restava solo Gigio col suo bagaglio enorme.

Caricato il tutto mentre lo accompagnavano a Marghera dove lo attendeva la mamma, con quel suo sorriso dolce e gli occhi luminosi, cominciò a parlare fra sé e sé

"Cara a me vecia, a gavara' pensa' che dopo un viaggio cusi' d'aria sta ben preparar un bel brodo co a carne lessa, e per farla contenta ghe dirò che va tutto ben" quanta dolcezza e quanto amore in quelle parole.

Il 14 settembre 1992 il compleanno di Francesco e Gigio gli dedica una canta, il 15 settembre il silenzio.

Dalla partenza della spedizione noi pensavamo che sarebbe stato bello andare a riceverlo all'aeroporto e portarlo a casa dalla sua mamma e poi magari si sarebbe fatta ancora qualche escursione insieme e ascoltato quel che ci raccontava, poco a dire il vero, ma bastava guardare la luce nei suoi occhi per capire le sue emozioni. Pensavamo di sentire ancora la sua voce in coro, quella voce che ti faceva venire "i penoti de oca".

Sono passati 30 anni ma sembra ieri, Gigio ci manca si, ma siamo felici che abbia fatto parte della nostra vita perché dentro di noi è vivo e presente con il suo Sorriso, la sua dolcezza e con la sua meravigliosa voce.