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MARMOLÉDA - Periodico dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Gennaio 2023 - Anno 25  N. 1 (91)

 

 

La prima

di Nicola Bergamo

 

Ero davvero molto emozionato. Il debutto era stato fissato per sabato 18 dicembre alle ore 20.30 presso la chiesa di Campalto. Quando arrivò quel sabato, non fui tranquillo per tutto il giorno, ero felice da un lato ma anche terrorizzato di sbagliare qualcosa dall’altro. Dal punto di vista razionale sapevo che le infinite prove, sia per singola voce sia per coro nella sua interezza, avevano creato quella sicurezza intrinseca che sarebbe uscita poi nell’esibizione. Eppure non stavo tranquillo ma era un’emozione più legata alla felicità rispetto che all’ansia da prestazione. Trascorsi così tutto il pomeriggio fino alla sera, quando finalmente arrivai nel luogo del debutto. Arrivammo insieme a Filippo, anch’egli debuttante, alla sua consorte, a Sergio e a Livio in una chiesa quasi vuota, sebbene non mancasse molto alle 20.30. Provammo l’acustica e per la prima volta riuscii a carpire la sonorità completa del coro, senza le odiate mascherine, ma soprattutto grazie ad una buonissima acustica della sala. Eravamo una voce sola e questo mi aiutò a lenire la mia sofferenza del debutto. Ci cambiammo e intanto l’affluenza era corposa e gran parte delle panche erano ora occupate da persone. Vennero a sentirmi anche mia zia e mia cugina assieme ai suoi figli. Avevano mantenuto la promessa.

Prima di noi si esibì il Coro “La cordata” del CAI di Mestre e questo permise di creare in noi una sorta di competizione, non posso riferire così sentii quella sera dai membri del coro, ma questo ci aiutò a cantare meglio. Quando stavano per finire, ci ritrovammo per l’ultima prova che riuscì molto bene. Tutto era pronto per il debutto. Io e Filippo ci guardavamo con un po’ di nervosismo che però sparì velocemente una volta varcata la soglia dell’ingresso. Quando entrammo, quel poco di ansia si tramutò in felicità e sicurezza. Ma mancava ancora l’atto ufficiale. Il decano del coro, Sergio Piovesan, con il suo intramontabile tablet, iniziò a presentare il Coro e a leggere diverse altre notizie che sono passate alle mie orecchie completamente in sordina. Ero così assorto nel ripetere le cose che dovevo cantare da quasi non sentire il mio nome, assieme a quello di Filippo; Sergio ci aveva presentato e noi dovevamo mostrarsi al pubblico con l’inchino di rito. Un altro passo era fatto, ora toccava quello più difficile: cantare. Bastò davvero poco, le prime note, e tutto filò liscio.

Essendo ancora un neofita non posso dare un giudizio oggettivo, ma la nostra prestazione a mio modesto parere fu molto buona e le voci si sono fuse all’unisono come da copione. Le sei cante sono volate, e mi sono trovato a cantare un bis assieme all’altro coro senza praticamente accorgermi. Il debutto era andato bene e rimasi felice anche dopo, una volta giunto a casa e prima di coricarmi la sensazione era rimasta tale.

Un buon debutto per un nuovo corista del Marmolada.