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MARMOLÉDA - Periodico dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Gennaio 2023 - Anno 25  N. 1 (91)

 

 Curiosità su “Stelutis alpinis

di Sergio Piovesan

 

 

Sul celeberrimo canto di Arturo Zardini, “Stelutis alpinis” tanto è stato scritto su queste pagine ma, anche e soprattutto,  altrove in pubblicazioni più note.

Nonostante le molteplici pubblicazioni, ogni tanto si scopre qualcosa di nuovo o di poco conosciuto.

Già si sapeva che il testo era stato tradotto in moltissime lingue, ma, forse non tutti sanno che è stato tradotto anche in latino, e ciò accadde in una ben determinata occasione.

Il “Fogolâr furlan” di Milano in occasione delle feste natalizie del 1949 organizzò un Santa Messa che doveva essere accompagnata dai canti dei “Cantori del Friuli” diretti dal maestro Luigi Grazoni.

Come d’uso, il repertorio con i relativi testi fu fatto pervenire all’Arcivescovado  per il nulla osta e tutti canti, ovviamente sacri, furono approvati eccetto “Stelutis alpinis” e questo per volere dell’Arcivescovo di allora, il Cardinale Schuster, perché il testo non era in latino.

Ma il Maestro Garzoni non si perdette d’animo e, durante la notte, tradusse il testo dal friulano al latino e lo presentò nuovamente all’arcivescovo ,   ottenne l’approvazione e fu cantato durante la messa. Fu un enorme successo soprattutto da parte dei friulani residenti a Milano.