LE ORIGINI
DEL GRUPPO
CHE DIVENNE IL CORO MARMOLADA
di Remigio Volpato
Chi accede al nostro sito internet e va alla sezione
curriculum
oppure lo legge nei libretti di sala
dei concerti cui partecipa il Coro Marmolada apprende in sintesi
che il Coro Marmolada è stato fondato a Venezia nel
1949 da un gruppo di giovani innamorati della montagna e dei suoi
canti.
Ma chi erano questi giovani e, soprattutto,
comè che arrivarono alla decisione di fondare un coro e di
dargli proprio quel nome?
Tutte le storie cominciano con Cera
una volta
ed anche la nostra storia inizia proprio
così!
Cera una volta un gruppetto di ragazzi
che frequentava il patronato della parrocchia di SantAlvise
e
lasciamo proseguire il racconto a Remigio Volpato che
era proprio uno di quel gruppetto.
Cantavamo, negli anni del dopo guerra,
1947-1948, con Don Gino De Dominici per prepararci alle messe
solenni, per le festività più importanti e qualche volta,
essendo Don Gino amante della montagna, fra una prova e l'altra,
ci insegnava a cantare qualche canto di montagna stile S.A.T.,
coro madre in Italia e nel mondo dei canti di montagna. Il
gruppetto era formato da Mario Zacchello, Remigio Volpato,
Gianfranco Vistosi, ai quali si unirono Luigi Madricardo e Paolo
Ponzano. Nella primavera del 1949 Vistosi portò nel gruppo
Giorgio (Berto) Favero, che aveva prestato servizio militare
nella naja alpina, e questi portò poi Giancarlo Varagnolo.
Ponzano, conoscendo la musica e suonando il pianoforte, istruiva
il gruppo e lo dirigeva durante le prove ed in qualche incerta
esecuzione fra le mura del patronato, dove siamo stati sempre
ospitati fino al nostro passaggio alla S.O.S.A.V.
Giorgio Favero si fece subito notare come
buon conoscitore di canti alpini e di montagna tanto che
cominciò a modificare tempi e modi di cantare, imprimendo nuovi
ritmi ai canti; iniziò quindi a dirigere il gruppo anche perché
Ponzano era preso dagli studi per la maturità. Nel frattempo nel
gruppo entrarono a far parte altre persone amanti della montagna
e dei suoi canti. Si arrivò così alla, prima esecuzione
ufficiale sul palco del Teatro Groggia a S. Alvise il 19
marzo 1949, festa di S. Giuseppe ed onomastico del parroco di
SantAlvise.
Nell'estate dello stesso anno ci trovammo
quasi tutti in montagna a Tabià Palazza, dove cantammo con tre
amici di Giorgio Favero, ex componenti del coro dell'VIII Alpini.
Alcuni di noi si trattennero in compagnia di quest'ultimi.
Eravamo in quattro: Giorgio Favero, Giancarlo Varagnolo,
Gianfranco Vistosi ed il sottoscritto.
Con i tre alpini sostammo
ad Alleghe e cantammo fino alla raucedine, così ci fu possibile
arricchire il repertorio di tre nuovi canti: Sabato di
sera, A mezzanotte in punto e Sul
rifugio, successivamente rifiniti da Ponzano per quanto
riguardava la parte dei baritoni.
Nell'autunno sorse l'idea di rendere
ufficiale il nostro complesso. Pensammo di chiedere al C.A.I. se
ci accoglieva, ma non accettò. Fu così che Giorgio Favero,
conoscendo Italo Lana, alpino pure lui, nonché socio e
consigliere della S.O.S.A.V. (Società Operaia Sciatori e
Alpinisti Veneziani), sottosezione del C.A.I., gli propose di far
accogliere il Gruppo Corale presso la S.O.S.A.V. Lana interessò
subito il consigliere Comm. Tullio Levi ed il Reggente della
S.O.S.A.V. rag. Francesco Canal, i quali, entusiasti,
organizzarono un incontro. La sera del 9 novembre 1949 Favero,
Zacchello, Volpato, Vistosi e Varagnolo si recarono nella sede
della S.O.S.A.V., al Ponte dei Dai, per conferire con i dirigenti
i quali avevano già stilato una bozza di convenzione che noi
accettammo con qualche riserva, soprattutto sul nome e su una
certa indipendenza, pur accettando che tutti i componenti il
gruppo dovevano essere soci della S.O.S.A.V. I dirigenti
pensavano di dare al gruppo il nome di "Coro della
S.O.S.A.V. di Venezia", ma noi, però, volevamo un nome
tutto nostro conservando pure, come secondo nominativo,
S.O.S.A.V., essendo appunto tutti i componenti, per regolamento,
soci
della stessa.
Dopo varie proposte, da ambo le parti,
Gianfranco Vistosi ebbe una ottima idea e propose il nome "Marmolada",
la regina delle Dolomiti.
Fu entusiasticamente accettata da noi e dai
dirigenti della S.O.S.A.V. e nasceva così il "Coro
Marmolada della S.O.S.A.V. di Venezia - Sottosezione del C.A.I..
Successivamente Gianfranco Vistosi compose
la sigla del Coro che diceva:
La Marmolada
l'è come un grande altar,
consacrato per tutti i baldi Alpin,
e la picozza la serve da croce,
piantata sul ghiacciaio
fra le nubi del ciel.
Cominciammo subito le prove, quasi
segretamente, perché la S.O.S.A.V. voleva fare una sorpresa agli
amanti della montagna di Venezia. Il tempo disponibile era breve
e la S.O.S.A.V. aveva già fissato la data del 7 Dicembre per il
debutto, in quanto, per loro, eravamo già più che pronti per
sottoporci al giudizio del pubblico. Fu veramente una sorpresa
quando la S.O.S.A.V. fece affiggere in sede e per le strade di
Venezia la locandina che annunciava l'esecuzione del Coro
Marmolada della S.O.S.A.V. il 7 Dicembre 1949 al Teatro
Ridotto.
Il resto
sono
settantanni di Coro Marmolada!