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Marmoléda

MARMOLÉDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Ottobre 2015 - Anno 17 -n.3 (65)

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"Canti liturgici veneziani e dintorni ..."

 

 

di Sergio Piovesan

 

Il 25 ottobre, a Venezia, presso la Chiesa di San Stae, ricca di opere pittoriche del '700 veneziano, torneremo ad ascoltare i canti che si eseguivano nelle chiese veneziane prima del Concilio Vaticano II. Vengono chiamati anche "canti patriarchini" perché caratteristici del Patriarcato di Venezia eseguiti nella Basilica di San Marco e in alcune altre chiese.

Non fu solo l'ultimo concilio a riformare la liturgia musicale in quanto, fin dal 1568 (Concilio di Trento), la Curia Romana impose variazioni nel modo di seguire musicalmente le liturgie; ma i veneziani si opposero a quei rimaneggiamenti, ed anche a quelli successivi, in virtù dell'indipendenza politica del Dogado da Roma.

Alla caduta della Repubblica (1792)  il rito romano divenne usuale anche a Venezia, ma non in maniera totale in quanto la tradizione patriarchina, inalterata per quasi mille anni, continuò a risuonare nella Basilica ed in altre chiese.

Padre Pellegrino Ernetti (O.S.B.), già titolare, fino alla sua scomparsa, della cattedra di Prepolifonia al Conservatorio della nostra città, scrive, a proposito del canto patriarchino, che lo stesso "... non dipende né dal gregoriano né dall'ambrosiano né dall'aquileiese... anche se, prima di San Lorenzo Giustiniani, il patriarca risiedeva ad Aquileia e poi a Grado" e che "... gli stilemi melodici rispondono all'indole veneziana che, in parte, appare anche nei primi canti popolari del 1400-1500."  

Oggi queste melodie, forse è meglio definirle cantilene, passiamo ascoltarle durante le liturgie solenni nella Basilica di San Marco con le letture del Vangelo solenne e dei salmi.

 

Con il concerto del 25 ottobre, dal titolo "Canti liturgici veneziani e dintorni ...", avremo l'occasione di ascoltare alcuni pezzi nell'interpretazione del "Quartetto vocale della Cappella Musicale del Santuario di Santa Maria Maggiore di Trieste" diretto dal M.o David De Paoli Paulovich.

La formazione, composta da elementi scelti della Cappella, si dedica allo studio della musica sacra regionale e in particolare all'esecuzione della musica patriarchina di tradizione orale dei repertori dell'Alto Adriatico.

Il repertorio patriarchino prevede :

 

Christum regem adoremus

(Invitatorio dell’Ufficio del Corpo e Sangue di Cristo)

Tono patriarchino veneziano

 

Incipit lamentatio Jeremiae Prophetae 

(Tono per le lamentazioni dalla Settimana Santa)

Tono patriarchino veneziano

 

Laudate Dominum in sanctis ejus (salmo delle Lodi del Sabato Santo)

(Tono per le lamentazioni dalla Settimana Santa)

Tono patriarchino veneziano

 

Vangelo per la Messa dei Defunti

Tono patriarchino veneziano

 

Regem cui omnia vivunt

Invitatorio dal Mattutino dei Defunti

Tono patriarchino veneziano

 

Tono per il Vangelo delle Solennità

Tono patriarchino veneziano

 

All'organo Callido il M.o Divid De Paoli Paulovich.

 

L'evento mette assieme anche altra musica; infatti ci sarà il "Duo di cornamuse Giovanni Floreani e Lorenzo Marcolina".

I due musicisti, friulani, da anni si occupano di ricerca ed elaborazione di documenti antichi e tradizionali con particolare riguardo alle musiche per cornamusa o adattabili a questo tipo di strumento aerofono.

Tale ricerca è ampiamente documentata in un cd "Europa •  I luoghi della cornamusa", pubblicato nel 2005 nel quale appaiono le melodie più rappresentative di brani per cornamusa nelle varie zone d'Europa.

Il repertorio è una sintesi di brani tardo medievali e rinascimentali di area aquileiese.
 
Sonet vox ecclesiae 
Tedescha dal primo de balli   
Schiarazzola Marazzola 
La Putta nera 
Tourdion 
Ballo francese
 

In questo contesto, nuovo e, per molti del "Marmolada", sconosciuto, anche il nostro coro s'inserirà, o meglio precederà con un breve repertorio di canti  di carattere religioso-spirituale-liturgico, ovviamente non legati al tema principale dell'evento.

 

Ave Maria                                         di B. De Marzi

Tibie paiom                                      di D. Bortniansky

Pater noster                                     di I. Strawinsky  -  trascr. G. Malatesta

Stelutis alpinis                                 di A. Zardini

La preghiera degli zingari            di G.B.Reggiori  -  V.Aru