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MARMOLÉDA - Periodico dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Marzo 2021 - Anno 23 - N.1 (86)

 

 

Editoriale

 

In tutti gli ultimi numeri di "Marmoléda" abbiamo sempre sperato in una rapida conclusione della pandemia, ma, dopo un anno, non se ne vede la fine e il nostro coro, come tutti i cori, è in apprensione. Da un anno non si canta e neppure ci si trova; solo qualche incontro in "Zoom" dove, ovviamente, non è possibile cantare.

La situazione può peggiorare perché alcuni coristi potrebbero perdere la voglia e l'entusiasmo di cantare e, soprattutto, di cantare in compagnia. Ma si continua a sperare e, anche per questo e pur non essendoci attività concertistica, il nostro modesto quadrimestrale continua a uscire.

In un primo articolo Paolo Pietrobon si chiede: "Il canto corale fa identità?". Evidentemente sì, come evince dalla sua storia di avvicinamento al canto corale e, in particolare, al Coro Marmolada".

Enrico Pagnin si confronta con una canzone degli anni '50, una cosiddetta canzonetta, che -secondo i canoni odierni- è considerata sdolcinata, retorica, melensa, pur tuttavia la riconosce come portatrice di valori e, per questo è diventata "popolare".

L'ASAC Veneto, l'associazione che riunisce i cori veneti, in questo periodo d'incontri "on line" ne ha organizzato uno sul tema "Tradizione del canto popolare"; Sergio Piovesan è stato presente a questo incontro e ha redatto alcune note dedotte dagli interventi dei relatori.

Quest'anno 2021 si ricordano i 1600 anni dalla fondazione mitologica della nostra Città di Venezia, anni di storia della quale fa parte anche il canto popolare, i brani antichi, ma anche il nostro complesso negli ultimi settantun anni. Sergio Piovesan ricorda due brani che fanno parte del nostro repertorio.

C'è chi, in questo periodo, è costretto a casa, anche dal lavoro, e, potendo, cerca di evadere leggendo, meditando e sfogandosi. Alessandro Zanon ci prova.

Concludiamo con una nota triste: due ex coristi ci hanno lasciato e noi li ricordiamo nella pagina "E canterà...".

Infine troverete la pubblicazione di un nuovo opuscolo di spartiti, questa volta di canti sacri.

Il prossimo numero è programmato per il mese di giugno e, speriamo, di avere periodi migliori e di poter avere la possibilità di tornare a cantare.

Buona lettura!