MARMOLÉDA - Periodico dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia Febbraio 2022 - Anno 24 - N.1 (88) |
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Non si canta più di Cecilia Pastrello C'è Teresa che passa per strada a cavallo del suo scooter cantando a squarciagola felice, e a Salvo, ombroso, sentendola cantare, dà fastidio. Sarò nostalgica ma mi viene da pensare al mio papà che in cima alla scala di legno da pittore camminava senza scendere e pitturava le pareti cantando, e quel garzone che consegnava il pane in bicicletta e cantava, e fischiettava anche il barbiere fra uno sciampo e un dopobarba. E noi in gita nel gruppetto in fondo al pullman per cantare insieme. Ricordo i pomeriggi delle domeniche trascorsi sui prati o in spiaggia con l'immancabile chitarra a cantare tutti insieme, anche gli stonati. Sembra quasi che tutto questo sia ormai "cose da vecchi", non si usa più....; adesso la musica si ascolta in solitaria, con le cuffiette che fanno un tutt'uno con le orecchie, non si canta più per strada o lavorando o passeggiando, guai ci prenderebbero per matti, è rimasta solo Teresa che se ne frega e canta felice. E i cori? Il Marmolada? Che ricordi, a volte era più bello il dopo-concerto piuttosto che il concerto stesso. Ora uso un termine moderno "resettare", c'è bisogno di resettare tutto e di ricominciare a cantare, ma con la voglia di stare insieme, di essere felici cantando, e mi piacerebbe sentire ancora quei versi......"...amici prendiamo il bicchiere in man e......". Utopia?!?!?!?!
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