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Marmoléda

MARMOLÉDA - Notiziario dell'Associazione Culturale Coro Marmolada di Venezia

Dicembre 2014 - Anno 16 -n.4 (62)

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I luoghi del ... "bel cantare"

di Sergio Piovesan

 

Nei numeri 59 (leggi qui) e 60 (leggi qui) di questo notiziario abbiamo trattato di luoghi, in Venezia, dove è particolarmente bello cantare, non tanto per le opere artistiche che ci circondano e della cui bellezza possiamo  godere alla loro vista (anche l'occhio vuole la sua parte), quanto per la particolare acustica degli ambienti, caratteristica che rende più bella la percezione del suono non solo a chi ascolta, ma anche agli esecutori.

Nella nostra città questi ambienti non sono rari, anzi, tutto il contrario!

Abbiamo citato in particolare la Chiesa dei SS. Donato e Maria a Murano e la Chiesa della Pietà, sulla Riva degli Schiavoni.

Recentemente il "Coro Marmolada" ha avuto l'occasione di esibirsi in concerto presso la Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti, vulgo Chiesa dei Mendicanti, un altro luogo dalle caratteristiche eccezionali. Il tutto perché fu pensato e costruito anche come luogo per la musica, cosa abbastanza comune nella Venezia dei secoli scorsi, in particolare nel '600 e '700.

Il nome non tragga in inganno in quanto fra i mendicanti, ai quali la Repubblica di Venezia  ha sempre cercato di prestare assistenza, si consideravano anche gli orfani di ambo i sessi ai quali, fra l'altro, veniva fornita istruzione; in particolare alle giovani, in base alle loro predisposizioni, veniva data un'educazione musicale, sia strumentale che vocale, cosa che le avrebbe portate, una volta adulte, ad esibirsi anche in spettacoli ed eventi mondani. Per questo anche San Lazzaro divenne, quindi, un centro molto importante per la musica dove si tenevano concerti vocali e strumentali diretti dai più importanti musicisti del tempo.

La costruzione della chiesa inizio nel " ... 1601, ad opera di Vincenzo Scamozzi che disegnò la chiesa al centro delle due ali della fabbrica, ..." (1). Fu conclusa nel 1631, ma la facciata, ad opera di Giuseppe Sardi, solo nel 1673.

Le cantorie dove si posizionavano le cantanti e le strumentiste si trovano sulle due pareti laterali.

La chiesa vera e propria è preceduta da un ampio vestibolo e questa fu una soluzione pensata per dividere l'interno dalla pubblica via, al fine di isolarla acusticamente, nel caso di concerti, dai fragori della  Fondamenta dei Mendicanti, una volta rumorosa ed operosa soprattutto per gli squeri che si affacciavano sul canale.

Attualmente la chiesa fa parte integrante dell'Ospedale Civile.

L'occasione che ha portato il Coro Marmolada ad esibirsi in questo luogo "magicamente musicale" è stato un concerto dedicato al ricordo della "Grande Guerra" ed in concomitanza alla presentazione del libro "Civiltà e Libertà" di Matteo Polo (2), concerto con un repertorio di canti "di guerra", "popolari" e "alpini" le cui note, forse, hanno risuonato per la prima volta in questo ambiente.

Delle qualità acustiche di questa chiesa ce ne siamo accorti subito durante le prove prima del concerto, a chiesa vuota: il "ritorno" era appena percepibile e la fusione delle voci risultava perfetta.

È stata una vera soddisfazione!

Quale sarà il prossimo luogo?

 

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Note

1 - Marcello Brusegan "Le chiese di Venezia" - Newton Compton Editori 2007.

2 - Manifestazione organizzata da CROSS e OCRAL della Ulss 12, circoli dei dipendenti dell'Azienda Sanitaria Veneziana.

 

 

     Mendicanti-Carlevarijs.png

Casella di testo: Luca Carlevarijs - La Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti